lunedì 17 maggio 2021

CAMBIARE


 <<Cambiare>> mette in mostra questo movimento che riguarda il cosmo e le specie e le coscienze, mettendoci in ascolto della mente e del cuore di grandi artisti che hanno imparato cosa significhi cambiare nella carne viva delle loro storie personali, piene di conquiste e di ferite, e facendoci riscoprire le storie narrate delle più belle pagine della nostra civiltà: la mitologia classica, la Sacra Scrittura, la letteratura e il teatro, la storia delle rivoluzioni e delle trasformazioni dell'Occidenti. E anche il diario della nostra vita, fosse pur scritto solamente sui fogli impalpabili della memoria segreta, conserva pagine simili: visitare la mostra di Illegio (a cura di don Alessio Geretti, aperta fino al 17 ottobre 2021) sarà ritrovare qualcosa di noi stessi, sfogliando l'anima sarà come guardarci allo specchio dopo una vita che ci ha lasciato sul volto le rughe di certi momenti e quel taglio dello sguardo, inconfondibile, ereditato da qualcuno che ci voleva bene con tutta la sua forza,

Come lungo il sentiero che s'inerpica verso una cima tra panorami incantevoli, visitare la mostra è come salire quattro tornanti, corrispondenti alle quattro sezioni del percorso.

La prima dedicata all'impulso di cambiare il mondo attorno a noi, con piglio rivoluzionario, o a quello di reagire ai cambiamenti del mondo, ad esempio quando gli sconvolgimenti della natura e della storia travolgono l'uomo nella sua capacità di reagire e di ricominciare.


La seconda è centrata sui più affascinanti racconti di metamorfosi, della mitologia alle favole, che attraverso simboli e drammi colgono nel cambiamento l'essenza meravigliosa e tormentata del nostro vivere.

La terza parte della mostra ricorda storie di cambiamenti e di ritorno, fino alla misteriosa mutazione che attende ogni vivente sulla soglia dell'eternità. Sarà insomma una meditazione sulle forze che cambia l'uomo


Nella quarta sezione della mostra s'apre il panorama del cambiamento dell'arte be del suo sguardo rivolto alla scena di questo mondo, della prospettiva dei maestri antichi fino alle percezioni dell'Impressionismo e alla ricerca di una nuova profondità e di nuovi linguaggi dal Novecento in poi. Scegliendo alcuni esempi eminenti, la mostra tenta non semplicemente di indicare che l'arte cambia!

Amori fatali, misteriose grazie, sparizioni improvvise, trasformazioni mostruose, scelte drammatiche,


dolori laceranti, cataclismi improvvisi, scoperte esaltanti, non avvengono nel regno di fantasia di quei racconti e di quei dipinti: essi sono una spiegazione generale della vita. Non l'eternamente immobile, né l'aurea e perduta spensieratezza del passato, ma il domani è il luogo della pienezza. Dal riscatto degli oppressi, che deve avvenire nel tempo, fino al superamento del tempo che attendiamo nell'avvenire, la stessa fede biblica spinge con forza l'uomo a vivere guardando avanti. Mai come in questo momento storico abbiamo bisogno di imparare a farlo con nuova passione. E questa mostra tenta di suggerire la via, rammentandoci che si dipingono racconti di cambiamento per non lasciarci cambiare in peggio l'anima dalle brutte storie che abbiamo passato, o dalla rassegnazione, o dalla superficialità.

Un itinerario, insomma, pieno di colpi di scena, che consente di vivere la mostra di Illegio anche come un viaggio nella storia dell'arte, grazie alla narrazione di un percorso magico che rivela la bellezza di un magnifico contesto storico, sociologico, filosofico e spirituale che ha generato quelle opere e lo stile dei loro autori. Al tempo stesso, l'itinerario della mostra segue la raffinatezza delle figure di Antoon Van Dyck fino alla domanda spiazzante che si intravvede dentro i tagli di Lucio Fontana che incide una sua tela, ripercorrendo i messaggi insiti nei soggetti stessi delle opere e ricostruendo le vicissitudini e l'atmosfera da cui presero forma, diventa per il visitatore un viaggio nell'interiorità dell'essere umano le prove della grandezza e delle sue crisi e contraddizioni, le sue aspirazioni, i suoi timori, le aspettative del suo cuore.


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