Modigliani
Ritratti
La Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo ospita fino al 4 luglio la mostra Modigliani, opere del Musée de Grenoble, sei opere di grande impatto emozionale: Femme au col blanc del 1917, che raffigura Lunia Czechowska, moglie dell’amico d’infanzia Léopold Zborowski, mercante d’arte e mecenate di Modigliani, e cinque ritratti a matita di personaggi di Parigi degli anni Dieci, dove Modigliani si trasferì lasciando la sua Livorno e dove fu al centro della scena artistica, al tempo dell’avanguardia internazionale.
Le opere esposte grazie alla collaborazione con il Musée de Grenoble intendono far comprendere al pubblico il rapporto fra disegno e pittura in Modigliani e far conoscere i principali riferimenti culturali dal punto di vista di ritrattista.
Per Modigliani il ritratto rappresenta l’unico mezzo espressivo possibile del furore creativo dell’artista, nonché il vitale strumento di esternazione dell’ansia d’intrecciare uno scambio relazionale con altri esseri. Partendo dal fascino per l’essenzialità stilistica della tradizione trecentesca e quattrocentesca senese, per le qualità plastiche della scultura e per la stilizzazione del tratto grafico, Modigliani elabora una concezione originale del ritratto, tenendo conto anche dell’insegnamento di Paul Cézanne e delle maschere africane. In mostro sono presenti importanti esempi di pittura senese e cezanniana e una maschera africana per far comprendere meglio le influenze artistiche.
I capolavori dell’arte francese del periodo in cui l’artista visse e operò, che fanno parte delle raccolte della Fondazione Magnani Rocca (oltre a Cézanne, anche Renoir, Monet, Matisse e Braque, ma anche l’italiano Severini), offrono al pubblico una visione ampia della scena artistica dell’epoca.
Oltre che grande pittore, Modigliani fu grande disegnatore, in grado di catturare la sensibilità e la psicologia dei soggetti ritratti attraverso un tratto volumetrico e bidimensionale allo stesso tempo. I suoi ritratti esprimono le qualità più intime dei soggetti, come uno specchio interiore. I suoi ritratti femminili sono i maggiori esempi della sua sensibilità artistica: i tratti delicati, i colli delicati, i colli affusolati ed eleganti sono divenuti identificativi dell’arte stessa del pittore e la Femme au col blanc ne è uno splendido esempio.
La
mostra è a cura di Stefano Roffi con la collaborazione di Alice Ensabella.
M.P.F.
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