giovedì 3 settembre 2020

ARTS ET CINEMA

 

cammini paralleli di arte e cinema


Arts et Cinéma

L’esposizione alla Fondazione de l’Hermitage di Losanna, ideata da Dominique Paini, ricostruisce la storia dei rapporti tra cinema e arte dai primordi dell’immagine filmata a fine Ottocento, fino alle sperimentazioni del Secondo dopoguerra, con la Nouvelle vague e le neoavanguardie. Estratti di pietre miliari come Metropolis di Frinz Lang fanno da contrappunto a una selezione di dipinti, sculture e fotografie di autori come Maybridge, Lèger, Picasso.


Esperimento ottico, innovativo strumento di narrazione, mezzo espressivo d’avanguardia, mainstream hollywoodiano…Il cinema ha attraversato svariate fasi e diversi “gradi di artisticità”, dialogando con le altre discipline: la rassegna di Losanna ripercorre proprio i rapporti della “settimana arte” con pittura, scultura e fotografia. Si inizia con i tentativi di rendere il movimento di maestri come Géricault e poi con gli esperimenti fotografici di Eadweard Muybridge. Si passa poi per una sezione che indaga i rapporti tra cinema e Impressionismo, accomunati dalla ricerca di nuovi modi di rappresentazione della realtà; e ci si immerge successivamente nella rappresentazione di un movimento vorticoso, quello della modernità “urbana” novecentesca, in una sezione che riunisce Robert Delaunay, Frantisek Kupka, Hans Richter (quest’ultimo fu uno dei pionieri della fusione fra arte e cinema sperimentale).


L’incedere “a scatti” di Charlot è invece protagonista di una curiosa sezione che mette a confronto Charlie Chaplin con il cubismo, dove si trovano anche omaggi diretti come lo Charlot cubiste del 1924 di Fernarde Léger.


I confronti iconografici sono d’altronde uno degli spunti della mostra, come quando le Antropometrie di Yves Klein vengono accostate al volto dipinto di blu di Belmondo in Pierrot le fou (1965) di Godard (film nel quale peraltro viene evocato il suicidio di Nicolas de Staël). C’è poi l’appropriazione diretta dell’immaginario del cinema, ad esempio nei manifesti strappati di Mimmo Rotella. E non poteva mancare una sezione sul Surrealismo, movimento che raggiunse vertici epocali in campo cinematografico, da Boñuel a Cocteau.

M.P.F.

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