Pilotta
Fornasetti
Fino
al 14 febbraio si è aperta la mostra “Fornasetti Theatrum Mundi” ospitata
all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma.
L’esposizione
è un vero e proprio viaggio stratificato tra classico e moderno, tra passato e presente,
la cui curatela è di Barnaba Fornasetti, Direttore Artistico dell’Atelier
milanese, di Valeria Manzi, co-curatrice delle attività culturali e Presidente
dell’associazione Fornasetti Cult, e del direttore del Complesso Monumentale
della Pilotta Simone Verde, con l’intento di rigenerare il patrimonio classico
e classicità dell’istituto museale autonomo parmigiano, attraverso la ripresa
intellettuale che ne ha fatto uno dei maestri indiscussi del design
contemporaneo
.
“Fornasetti
Theatrum Mundi” mette in dialogo le architetture e le opere della Pilotta con
l’immaginario di Piero e Barbara Fornasetti, creando un vero e proprio “Teatro
del mondo”: una rete di rimandi iconografici degli oggetti esposti e delle
immagini in mostra, rendendone visibile lo spessore e regalando universali ed
emozionanti implicazioni. Un vero e proprio “Theatrum” nel significato
cinquecentesco, dunque, che declina nell’infinita varietà del mondo,
l’enciclopedica unitarietà del sapere a cui aspirava il classicismo, sia
rinascimentale che settecentesco e, grazie alla chiave ludica di Fornasetti,
anche contemporaneo.
Il
percorso espositivo si articola in nuclei legati ai principali temi dell’opera
di Fornasettii: le rovine e l’uso del passato come frammento, l’architettura,
la musica, il tema e le variazioni, il disegno, la grafica, il collezionismo,
l’oggetto quotidiano e la dimensione illusionistica e onirica.
L’esposizione
intraprende il suo percorso con le 21 vetrine collocate all’interno della
Galleria Petitot della Biblioteca Palatina.
Ammirata l’infilata della Galleria dell’Incoronata, entra nel cuore del
teatro Farnese, Capolavoro dell’architettura seicentesca costruito nel
Complesso sul modello del teatro classico, la stessa struttura architettonica
da cui nasce l’idea del Theatrum Mundi formulata dal retore neoplatonico Giulio
Camillo (1480 – 1544).
L’utopia di Camillo collocava all’interno del teatro
vitruviano figure e simboli disposti secondo un ordine preciso, con l’idea che
questo funzionasse come una sorta di mente artificiale, attribuendo
all’immaginazione la facoltà di comprendere, ricostruire e interpretare il
mondo. Un’idea profondamente affine alla creatività di Fornasetti.
Gli
oggetti esposti instaurano un dialogo profondo con i luoghi della Pilotta,
riecheggiandone la dimensione culturale, di pensiero, di sogno e immaginazione.
Seguendo
il filo rosso tracciato da queste affinità elettive, la mostra dissemina tra le
collezioni della Pilotta centinaia di opere dell’Atelier, accompagnate da brevi
testi esplicativi e da citazioni scelte di altri autori che offrono suggestioni
e chiavi di lettura. “Fornasetti Theatrum Mundi” dimostra dunque la profondità
e l’universalità della rigenerazione contemporanea delle forme del classicismo
in un arguto contrappunto tra le invenzioni di Fornasetti e le collezioni e gli
spazi di uno dei più importanti musei italiani.
M.P.F