Attualità del passato
La pittura colta di
Pang Maokum
Palazzo
Medici Riccardi a Firenze ospita fino al 28 luglio 2018, la mostra Attualità
del passato. La pittura colta di Pang Maokum, a cura di Paolo Natali, ideazione di Xiuzhong
Zhang (catalogo Mandragora). Ė organizzata dalla China National Academy of Painting
insieme all’Accademia Cinese della Pittura ad Olio e realizzata dallo Zhong Art
International, con la collaborazione dell’Accademia delle Arti del Disegno e
l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Pang Maokum è uno dei pittori più famosi nel
panorama dell’arte della Cina contemporanea. L’artista è nato a Chongqing nel
1963. Dal 1978 al 1981 ha frequentato il Liceo affiliato all’Accademia di Belle
Arti del Sichuan; conseguendo nel 1988 un Master. Attualmente è Rettore
dell’Accademia di Belle Arti del Sichuan.
Ė considerato uno degli artisti cinesi che meglio
hanno rappresentato le diverse minoranze etniche nell’ambito del movimento
della pittura considerata rurale.
Ė con Le mele
sono mature, un dipinto a olio realizzato nel 1983, che ritrae un’anziana
donna appartenente all’etnia Yi, che Maokun acquista grande notarietà in
patria. Negli anni successivi ha continuato a portare avanti la sua ricerca
lungo questa direttrice, approfondendo l’osservazione della realtà. La mostra
in Palazzo Medici Riccardi è la sua prima personale in Italia e presenta una
selezione di opere inedite, una ventina circa di tele ad olio di grande formato
e una sezione dedicata ai suoi numerosi disegni.
In Attualità del passato, Pang Maokun si
fa discepolo moderno degli antichi maestri dell’arte occidentale. Si fa
partecipe di una storia che ha studiato e ripercorso. Traendo ispirazione dai
classici, sceglie di raffigurare celeberrimi dipinti, modificandone le trame
originali con delle intrusioni ironiche, entrando nelle scene stesse con
personaggi di sua invenzione oppure autoritraendosi. Li sottopone a una
rilettura originale, non venendo mai meno però a una sapiente esecuzione
tecnica.
Così La Dama
con l’ermellino di Leonardo, immagine scelta come rappresentativa di tutta
la mostra, in versione contemporanea, con un chiodo di pelle sulle spalle, ci
guarda e ci strizza ammiccante l’occhio.
Il
nuovo mondo di Narciso ci propone il bel giovane di Caravaggio che rimira
il suo riflesso nell’acqua, munito da Maokun di un elemento altamente
tecnologico, un visore per la realtà aumentata. L’artista si fa testimone di nozze nel Ritratto dei coniugi
Arnolfini di Jan van Eyck, lo si vede seduto sullo sfondo, sotto lo
specchio tondo, polo rossa e occhiali, occhiali che, in versione montatura
azzurra, sono indossati anche dal piccolo canino che accompagna la versione
classica del quadro. Assiste come servitore, ma con il volto di lato, Giuditta
che taglia la testa a Oloferne, riprendendo la splendida versione di
Caravaggio. E ancora troviamo originali incursioni in opere di Velàzquez, El
Greco e Dürer.
Allontanandosi in parte da questo rimando puntuale
del passato, Maokun porta anche una serie di ritratti femminili, giovane donne
della sua Cina, belle e affascinanti, dall’aspetto eterno,
alle quali ha
dedicato una parte fondamentale della sua produzione recente.
Nel trittico Midnight,
invece l’artista ci da tre versioni di sé in accappatoio bianco con lo
spazzolino in bocca. Invenzione raffinata e nel contempo spregiudicata e
ironica. Invenzione tradotta in una lingua nuova; che tuttavia ancora affonda
le sue radici nello studio appassionato e fremente della pittura europea dei
secoli trascorsi. A principiare dall’idea stessa d’un trittico; per seguitar
poi con quella pittura perspicua e fine come in un ritratto del Cinquecento fra
Olanda e Lombardia. Tre autoritratti in variata attitudine; limpidi e lirici
come un Moroni dei più tersi. Con Maokun la tradizione s’attualizza.
In mostra, anche alcuni disegni, schizzi, che Maokun
produce in gran quantità e che accompagnano la realizzazione dei dipinti, pur
rimanendo indipendenti gli uni dagli altri. E anche in questa dimensione,
ritroviamo le stesse modalità di incrociare il classico ed il contemporaneo,
l’occidente e l’oriente, il passato ed il presente.
Maria Paola Forlani
Nessun commento:
Posta un commento