Preraffaelliti
Amore
e Desiderio
1848. In Europa scoppiano rivoluzioni politiche e sociali che
coinvolgono quasi tutte le nazioni.
In Inghilterra sette studenti si uniscono per produrre una
rivoluzione artistica: liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla
dipendenza dei vecchi maestri. Gli uomini e le donne della cerchia cosiddetta
“preraffeillita” sperimentano nuove convinzioni, nuovi stili di vita e di
relazioni personali, radicali quanto la loro arte.
I loro splenditi dipinti sono, ora, in mostra al pubblico per la
prima volta a Milano grazie allo straordinario progetto di collaborazione tra
Palazzo Reale e Tate Britain.
La mostra “Preraffelliti.
Amore e desiderio”, promossa e
prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 Ore Cultura-Gruppo 24
Ore è organizzata in collaborazione con Tate e curata da Carol Jacobi, curatore
of British Art, 1850 – 1915 di Tate Britain. Inoltre si avvale del contributo
scientifico di Maria Teresa Benedetti, in relazione al rapporto dei Preraffaelliti
con l’Italia. Ė così
possibile ammirare in Italia a Milano circa 80 opere, tra le quali alcuni
dipinti iconici che difficilmente escono dal Regno Unito come l’Ofelia di John
Everett Millais, Amore d’Aprile di Arthur Hughes, la Lady of
Shalott di John William Waterhouse.
L’esposizione di Palazzo Reale, aperta al pubblico fino al 6
ottobre 2019, rivela agli spettatori l’universo d’arte e di valori dei 18
artisti preraffaelliti rappresentati in mostra raccontando, attraverso i
capolavori della celebre collezione Tate, tutta la poetica di questo movimento:
dall’amore e dal desiderio alla felicità alla natura e alla sua fedele
riproduzione; e poi le storie medievali, la poesia, il mito, la bellezza in
tutte le sue forme.
Le opere sono presentate per articolate sezioni tematiche, al fine
di esplorare gli obiettivi e gli ideali di quel movimento, gli stili di vari
artisti, l’importanza dell’elemento grafico e lo spirito di collaborazione che,
nell’ambito delle arti applicate, fu un elemento fondamentale del preraffaellitismo.
Ispirati dagli artisti d’avanguardia di ogni epoca, e in
particolare dai pittori e dai poeti italiani medievali, i Preraffaelliti
crearono una sorta di “modernità medievale” per la loro epoca in rapida
evoluzione. Attinsero dalla letteratura e dalla vita reale storie d’amore
consone alle loro stesse esistenze. Furono i primi a dipingere dal vero con
luce naturale e colori brillanti. Crearono una nuova intimità psicologica nella
quale gesti espressioni e segnali iconografici rivelano i pensieri e i
sentimenti profondi dei loro protagonisti.
La mostra lo attesta esibendo dipinti “iconici” su temi che vanno
da Dante e dalla Commedia (Paolo e Francesca e il sogno di Dante alla morte di Beatrice di Dante
Gabriel Rossetti) al paesaggio italiano tout court (Veduta di
Firenze da Bellosguardo di John Brett).
Particolare risalto viene dato all’impatto che il movimento
artistico produsse sul modo di concepire l’arte, dimostrando come il fascino
dei preraffaelliti, che deve all’arte e in generale alla cultura italiana
pre-rinascimentale
quell’idea di modernità medievale che tanto la caratterizza.
La prima sezione ha come titolo Un Medioevo moderno
La Confraternita
dei Preraffaelliti era costituita da studenti di materie artistiche che si
erano ribellati contro le formule apprese alla Royal Academy. I loro leader
erano Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holliam Hunt.
Il padre di
Rossetti, Gabriele, membro della Carboneria italiana, era esiliato a Londra. I
suoi figli e i loro amici crearono un’associazione intesa a riformare l’arte
britannica.
Intento dei
Preraffaelliti era introdurre nell’arte e nella poesia un nuovo realismo e un
nuovo significato. Il nome che si erano dati esprimeva la loro ammirazione per
i pionieristici artisti del Medioevo italiano, prima che gli stili
“raffaelliti” del Rinascimento si affermassero nel campo dell’arte.
La seconda
sezione si chiama Pittori poeti
Molti membri
della cerchia preraffaellita erano anche scrittori, e con i loro dipinti
intendevano confrontarsi con quella letteratura che ammiravano. Sceglievano
brani da Chaucer, Dante, Shakespeare, dai poeti romantici e da moderni come
Robert Browing e ne facevano i soggetti dei loro disegni e dei loro dipinti.
Le storie d’amore
che raccontavano corrispondevano alle moderne difficoltà dello stile di vita
loro e del loro ambiente: amanti divisi dalle famiglie, dal ceto o dal denaro,
per esempio, oppure amanti manipolatori e infedeli. A posare erano parenti e
amici. In quattro opere della sezione è ritratta la modella, poetessa e
pittrice Elizabeth Siddall.
La terza sezione
ha come titolo Una fede laica
Rispetto ad altri
soggetti letterari, la Bibbia aveva il vantaggio di testimoniare una storia più
antica e di suggerire pertanto verità più universali. I Preraffaelliti diedero
nuova vita a soggetti religiosi che ritenevano avessero ancora attuale
rilevanza. Evitando un approccio convenzionale, idealizzato, gli artisti del
gruppo guardavano anzitutto alla vita reale e da lì sviluppavano ogni dettaglio
dei loro scenari. Questi personaggi sacri così realistici suscitarono critiche.
Dell’arte sacra i
preraffelliti trassero anche i metodi narrativi, e in tal modo tutti i dettagli
presenti nelle loro scene contribuivano a suggerire ulteriori significati. Oggi
nei loro dipinti si cercano, ancora, allusioni, chiavi di lettura e simboli per
l’interpretazione delle storie e del carattere più profondo dei personaggi
raffigurati.
La quarta sezione
presenta Fedeltà alla natura
Soggetti tratti
dalla vita moderna erano centrali nell’arte e nella letteratura britanniche sin
dal Settecento. I dipinti preraffeilliti ispirati alla vita moderna conferivano
realismo e complessità psicologica a soggetti presi dalla vita del tempo e toccavano
questioni che quegli stessi artisti dovevano affrontare nel loro privato: i
loro dipinti riflettevano cambiamenti sociali come il viaggiare e
l’emigrazione, le crescenti preoccupazioni per la cura e l’educazione dei
figli, ma si concentravano soprattutto su un’idea moderna dell’amore.
Nessun membro
della Confraternita ebbe una vita sentimentale convenzionale. Il tema
dell’amore e del desiderio in senso moderno sfidava la concezione vittoriana
del ruolo della donna e metteva allo scoperto i problemi socio-ecumenici
dell’epoca.
La quinta sezione
ha nome Amore romantico
Dopo lo
scioglimento della Confraternita (1852), la cerchia dei Preraffaelliti guadagnò
nuovi osservatori e nuovi seguaci. Rossetti abbandonò la “fedeltà alla natura”
per concentrarsi su piccoli disegni e acquarelli ispirati all’arte e alla
letteratura medievale, soprattutto alla poesia di Dante e alle storie arturiane
di Thomas Mallory, Questi lavori, di carattere particolarmente intimo, venivano
donati o venduti a colleghi, amici e collezionisti.
Lo stile di vita bohémien dei
Preraffaelliti rigettava ogni convenzione sociale e artistica. Molti loro
disegni rappresentano amanti in situazioni emotive complesse: un’eco della vita
vera
La sesta sezione
presenta Bellezza
dell’anima, bellezza del corpo
Rossetti e i suoi
seguaci conobbero una seconda fase “estetica” del Preraffaellismo esplorando
connessioni tra arte, design, poesia e musica e orientandosi all’idea di
bellezza e al suo potere seduttivo.
Svilupparono una
ritrattistica nuova e poetica, raffigurando donne della loro cerchia come
personaggi letterari. Concentrate in se stesse e perse nelle loro
fantasticherie, queste figure non raccontano una storia evocando, piuttosto, un
sentimento e un’atmosfera.
Rinacque
l’entusiasmo per i grandi artisti del Rinascimento, come Leonardo da Vinci e
Tiziano, con l’opulenza delle stoffe da raffigurare, col loro stile ritmico e
rotondo e con la morbidezza della loro luce. Burne-Jones fu in Italia più volte
e sviluppò uno stile idealizzato per i suoi soggetti ultraterreni.
Se all’epoca
della nascita della Confraternita le modelle preraffaellite erano state
criticate per il loro aspetto comune e ordinario, ora divennero icone di moda
da seguire.
L’ultima sezione
prende il nome di Mito
Negli anni
Ottanta i Preraffaelliti avevano ormai guadagnato seguaci, successo e fama; il
loro stile aveva pervaso l’arte britannica e stava influenzando l’arte e le
arti applicate di molti altri Paesi. I loro temi ispirarono lavori su più ampia
scala. I miti e le leggende rifornivano questi dipinti di grandi dimensioni di
un repertorio d’amore e di mistero. Le campagne per una maggiore eguaglianza
dei diritti suscitarono il timore che le donne emancipate potessero sconvolgere
le norme morali, domestiche, sociali, il che trovò eco nell’arte e nella
letteratura. I Preraffeilliti furono tra i primi a rappresentare le donne come
forze potenti, misteriose, distruttive: dee, incantatrici e altre mitiche femmes fatales – fatali a se stesse o agli altri.
Maria Paola
Forlani