Barbara Hepworth
Jocelyn Barbara
Hepworth (Wakefield, 10 gennaio 1903 – St Ives, 20 maggio 1975) è stata una
grande scultrice inglese. È
considerata generalmente un grande scultore almeno quanto il suo contemporaneo
e amico Henry Moore.
Hepworth nacque a
Wakefield, West Yorkashire, e studiò
alla Leeds School of Art (dove incontrò Moore) e al Royal College of Art.
Successivamente, studiò per un periodo in Italia.
Uno dei suoi
lavori più prestigiosi fu Forma Unica (Single Form) (1961.1964), un memoriale per il
Segratario generale delle Nazioni Unite Dag HammarsKjöld, nel palazzo dell’ONU a New York.
Hepworth sposò lo
scultore John Skeaping prima di diventare la seconda moglie del pittore Ben
Necholson nel 1933. Divorziò nel 1951.
Fu nominata Dame dell’Ordine
dell’Impero britanico nel 1965, dieci anni prima di morire a settantadue anni
nell’incendio del suo studio in Cornovaglia, a St. Ives. Lo studio e la sua
casa ora costituiscono il Museo Barbara Hepworth.
Con un’ampia
monografia, il Museo Rodin di Parigi in collaborazione con la Tate di St.Ives,
celebra una mostra di Barbara Hepworth a cura di Catherine Chevillot e Sara
Matson, l’esposizione propone una panoramica sull’attività dell’artista
britannica, che a Parigi aveva frequentato Pablo Picasso, Georges Braque,
Costantin Brancusi e Piet Mondrian.
Traendo
ispirazione dalla natura, Barbara Hepworth ha realizzato raffinate sculture
astratte dai profili sinuosi, smussati, curvi, allungati, talvolta aggettanti,
nell’alternarsi armonioso di pieni e vuoti. E non è un caso che gran parte
della sua produzione sia nata a St Ives, nello spettacolare paesaggio della
Cornovaglia, dove l’artista si era trasferita nel 1939, allo scoppio del
Secondo conflitto mondiale, e dove, appunto, oggi si trova la sua casa-museo.
Qui sono stati prodotti dipinti, disegni e sculture in marmo, ardesia e bronzo,
ora riuniti nella personale parigina. Esemplare è Pelagos (1946),
una sfera di legno scavata al centro e composta da una doppia voluta collegata
da sottili corde, che evoca le onde marine o una forma organica in evoluzione.
Hepworth ha calcato la scena internazionale, con la partecipazione tra l’altro,
alla biennale di Venezia e di San Paolo elaborando un linguaggio radicale nel
quale la solidità materica e la purezza formale riflettono gli ideali di un
mondo pacificato.
M.P.F
Nessun commento:
Posta un commento