Presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di San
Gimignano si è aperta la grande retrospettiva dedicata a Helmut Newton promossa dai Musei Civici del comune di San
Gemignano e prodotta da Opera-Civita con la collaborazione della Fondazione
Helmut Newton di Berlino.
Il progetto
espositivo è di Matthias Harder, curatore della Helmut Newton Foundation di
Berlino, che ha selezionato 60 fotografie con lo scopo di presentare una
panoramica, la più ampia possibile, della lunga carriera del grande fotografo
tedesco.
Apre “idealmente”
l’esposizione il ritratto di Andy Warhol realizzato nel 1974 per Vogue Uomo, l’opera
più tarda è invece il bellissimo ritratto di Leni Riefenstahl del 2000. In
questo lungo arco di tempo Newton ha realizzato alcuni degli scatti più potenti
e innovativi del suo tempo. Dei numerosi ritratti a personaggi famosi del
Novecento sono visibili circa 25 scatti, tra i quali a Gianni Agnelli (1997),
a Paloma Picasso (1983), a Catherine Deneuve (1976),
ad Anita Ekberg (1988), a Claudia Schiffer (1992) e a Gianfranco Ferre’(1996). Delle importanti campagne fotografiche
di moda, invece, sono esposti alcuni servizi realizzati per Mario Valentino e
per Thierry Mugler nel 1998, oltre a una serie di importanti
fotografie, ormai iconiche, per le più importanti riviste di moda
internazionali.
Helmut Newton
(1920 – 2004) è uno dei fotografi più importanti e celebri al mondo. Sin
dall’inizio della sua carriera è riuscito a circondarsi di personaggi
importanti dell’editoria che hanno apprezzato i suoi concetti visivi. Il
risultato è un corpus di opere che, trascendendo i generi, ha
raggiunto un pubblico numerosissimo di persone soprattutto attraverso riviste
di moda. Le sue fotografie di moda, infatti, sono andate oltre la normale
prassi ed hanno intrapreso una narrativa parallela, a volte intrisa di
surrealismo o di suspense, come in un film di Alfred Hitchcock, dove, spesso,
appare poco chiaro il confine tra realtà e messa in scena e dove gli elementi
sono mescolati per creare un gioco di potere e seduzione. La sua fotografia ha
superato gli approcci narrativi culturali e di un sorprendente senso
dell’umorismo.
Il tema
ricorrente delle sue foto è la vita strabordante di eccentricità, bellezza,
ricchezza, erotismo e arte culinaria. Egli ha utilizzato e contemporaneamente
interrogato i clichè visivi, a volte arricchendoli di autoironia o sarcasmo, ma
sempre restandovi in empatia. Newton è riuscito a unire la nudità e la moda in
maniera sottile, con senso di eleganza senza tempo. Il suo lavoro può essere
considerato pertanto la testimonianza e l’interpretazione del mutevole ruolo
delle donne nella società occidentale.
Il senso estetico
di Newton è riscontrabile in tutti gli aspetti del suo lavoro, ma è in
particolare nella moda, nella ritrattistica e nella fotografia di nudo dove
raggiunge vette inarrivabili. Le donne sono al centro del suo universo,
consacrando, con la sua arte, personalità del calibro di Paloma Picasso,
Ornella Muti, Catherine Deneuve e Carla Bruni, solo per citarne alcune.
Durante la sua
permanenza a Parigi, negli anni ’70 e ’80, Newton affina il suo stile, sfidando
scherzosamente le convenzioni e i tabù. In questo periodo la fotografia di moda
comincia ad attirare un pubblico sempre più ampio – aumentando la popolarità di
libri fotografici e mostre sull’argomento – resa ancora più attraente dalla
partecipazione di influenti fotografi come Richard Avedon, Irving Penn, William
Klein e lo stesso Helmut Newton e delle loro originalissime interpretazioni.
Dalla metà degli
anni Ottanta i lavori di Newton subiscono un cambiamento: le fotografie
cominciano a prendere la forma di una vera e propria narrazione fotografica.
Tra i lavori più rappresentativi di narrativa visuale: le campagne in bianco e
nero per Villeroy & Boch (1985), una serie di fotografie a colori con Monica Bellucci per
Blumarine (1998) e diversi scatti per un calendario di riviste sportive (2002),
dove giovani donne vestite in bikini non sono raffigurate in spiaggia ma nel
deserto.
Negli ultimi anni
della sua carriera Newton intensifica la collaborazione con edizioni tedesche,
americane, italiane, francesi e russe di Vogue, ambientando i set fotografici
principalmente a Monte Carlo. Una location privilegiata per le sue fotografie
sarà il garage della sua casa a Monaco, dove le modelle e le auto parcheggiate
vengono disposte come in un elegante dialogo visivo, trasformando un luogo
apparentemente banale in un originale sala posa.
Maria Paola
Forlani
Helmut Newton San
Gimignano
Galleria d’Arte
Moderna e Contemporanea
San Gimignano
Aperta fino al 1
Settembre
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