“VENTAGLI. CREAZIONI
D’ARTISTA”, A CECINA LE OPERE CHE
REINTERPRETANO UN ACCESSORIO MILLENARIO
La Fondazione Geiger
propone una selezione di 90 lavori, realizzati da grandi artisti contemporanei
e giovani emergenti. Dal 31 marzo al 13 maggio, ingresso gratuito
Il ventaglio inteso come opera d’arte è il
protagonista della mostra che la Fondazione
Culturale Hermann Geiger organizza e promuove a Cecina (Livorno) a partire dal prossimo 31 marzo, nei suoi spazi espositivi in Piazza Guerrazzi 32.
L’esposizione “Ventagli. Creazioni
d’Artista” propone ai visitatori una selezione di 90 pezzi provenienti
dalla raccolta di Luisa Moradei,
studiosa e collezionista fiorentina.
Attraverso questo accessorio, la mostra offre
un’ampia panoramica sull’arte contemporanea italiana. Il ventaglio, svincolato
dalla sua funzionalità, viene presentato attraverso una ricca gamma di lavori
che si distinguono fra loro sia per la tecnica decorativa che per la varietà
dei materiali impiegati.Troviamo così impiegati legno, ferro, terracotta, carta
e cartone, rame, travertino, plastica, specchi, piume, stoffa, foglie, piombo,
ceramica e reti metalliche, materiali che vanno a trasformare l’oggetto
ventaglio, così come siamo abituati a pensarlo, e lo declinano in opere di
pittura, scultura, fotografia, incisione, oreficeria, tessitura e altro.
In molti casi il risultato, pur nelle
molteplici diversificazioni, si mantiene fedele alla forma di origine mentre in
altri raggiunge effetti puramente allusivi, stravolgendo la forma stessa fino
ai limiti della sua riconoscibilità.
GLI ARTISTI - Sono poco meno di
cento gli artisti italiani rappresentati in mostra, dai grandi nomi ai giovani
emergenti, ognuno dei quali, lasciatosi suggestionare dalla storia e dagli usi
del ventaglio, ha raccontato con la propria cifra stilistica questo oggetto
che, così interpretato, ha abbandonato la sfera quotidiana per immergersi
totalmente nel campo dell’arte.
Abbiamo Elio
Marchegiani con le sue armoniose grammature, Tino Stefanoni che presenta l’essenzialità della forma nella
linearità del ventaglio; Gillo Dorfles
con i disegni che fuoriescono dall’inconscio; Pietro Gilardi che per l’occasione abbandona la scultura per
tradurre su carta l’elemento naturale che caratterizza le sue opere. Non
mancano poi un ventaglio di Emilio Isgrò
con le tipiche cancellature dell’artista e l’espressionismo astratto di Giacomo Soffiantino.
Nell’opera di Pino Pinelli, maestro dell’arte analitica, il volo di nuvole di
colore rosso nello spazio della tela richiama movimento e leggerezza; Rosario Bruno utilizza per la sua opera
l’antica tecnica del “cartone romano” Giosetta
Fioroni ha creato un enorme ventaglio che esplode potente e decorativo ma
che si allontana stilisticamente dai suoi lavori pop degli anni Sessanta e
Settanta; Riccardo Guarneri presenta
invece un delicatissimo schermo in cartone, in linea con la sua ricerca
artistica aniconica e analitica.
Tra questi grandi nomi si inseriscono poi
giovani artisti che propongono letture ancora diverse dell’opera ventaglio,
anche grazie all’utilizzo di materiali non convenzionali come le posate in
plastica deformate dal calore utilizzate da Donato Landi; le fibre ottiche unite a pizzi neri e piume di
struzzo di Federico Laguzzi; la
mezza ruota di bicicletta di Claudio
Cammilli e Mariana Prioli; la
porcellana di Nicole Grammi.
Nel corso della storia il ventaglio, in
origine oggetto di uso quotidiano e con funzioni pratiche, si è trasformato
acquisendo vere e proprie connotazioni artistiche e talvolta significati
simbolici.
La vera e propria moda del ventaglio come
indispensabile e raffinato complemento dell’abito femminile esplose nel
Settecento e proseguì per tutto l’Ottocento. Il potenziale espressivo di questo
accessorio non sfuggì alle fantasie interpretative dei pittori che durante la
Belle
Époque iniziarono a cimentarsi con il piccolo formato della pagina a
lunetta trasferendovi il loro estro artistico. Prese così campo la consuetudine
di dipingere un ventaglio per poi farne dono ad amiche o alla persona amata in
occasione di compleanni o altre ricorrenze.
Questa illustre tradizione ottocentesca della
dedica ha suggerito a Luisa Moradei l’idea di una collaborazione con artisti
contemporanei che hanno reso possibile la formazione di questo corpus, unico
nel suo genere. Il progetto è iniziato circa venti anni fa e ha coinvolto
complessivamente oltre 150 artisti che hanno realizzato per lei opere uniche e
originali. Si tratta di ventagli “ad personam” che attestano il legame tra
l'autore e la dedicataria e che contribuiscono a creare un continuum ideale
nell'affascinante mondo del ventaglio evidenziandone la valenza comunicativa e
l’identità artistica, così come usava due secoli fa.
La mostra “Ventagli. Creazioni d’Artista”, curata dalla Fondazione Geiger con
il coordinamento di Federico Gavazzi e con la collaborazione della
collezionista Luisa Moradei, resterà aperta fino il 13 maggio con ingresso libero, tutti i giorni
(festivi compresi), dalle ore 16 alle
ore 20.
Ventagli. Creazioni d’Artista
31 marzo – 13 maggio 2018
Fondazione Culturale Hermann Geiger
Piazza Guerrazzi 32, Cecina (LI)
Tutti i giorni dalle 16 alle 20. Ingresso libero
Inaugurazione 31 marzo, ore 17
Cecina,
L’Ufficio Stampa
Ufficio Stampa Fondazione
Culturale Hermann Geiger
Jacopo Carlesi - Studio
Headline
Tel. 055602834 - Cell.
3334969766
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