venerdì 7 agosto 2020

GILBERT E GEORGE A LOCARNO

 

Gilbert & George a Locarno

Casa Rusca è uno dei primi musei del Ticino ad essere tornato alla normalità espositiva e l’ha fatto promuovendo una mostra provocatoria e suggestiva. Si tratta di un evento di grande importanza poiché Gilbert & George i due famosi e stravaganti artisti – sulla scena espositiva da oltre cinquant’anni – hanno accettato di esporre le loro opere a Locarno, dopo aver tenute mostre nei più prestigiosi musei del mondo, dal Centre Pompidou di Parigi all’Art Museum di Shangai, dalla Tate Gallery di Londra, al Moma di New York.

The Locarno Exhibition, progettata in stretta collaborazione con il duo artistico, presenta cinque gruppi di opere realizzate tra il 2008 e il 2016 che vertono, come spesso accade nei lavori, su tematiche controverse della vita di oggi. Una selezione di sessanta opere imponenti e dirompenti, scelte con cura appositamente per ogni spazio del Museo, caratterizzate da immagini intense e cromatismi accesi, dominate da una caleidoscopica simmetria speculare, ha trasformato ogni sala in un grande affresco dalle violente cromie, dando vita ad un’esperienza affascinante e coinvolgente, che comunica ai visitatori l’essenza del lavoro del duo artistico britannico.

La loro è un’arte religiosamente profana, che prende instancabilmente di mira le convenzioni borghesi della società come quelle liberal dei loro colleghi e che scaturisce da un’’osservazione meticolosa, archivistica, del tessuto urbano dell’East End londinese. I loro temi cardine restano religione e di “omoerotismo” (o erotismo termine a loro più gradito), pur visitati per il XXI secolo. Ma la “scatologia”, cioè i fluidi corporei che in passato la facevano da padrone nelle loro opere, lasciano ora spazio alle più miti bombolette di gas esilarante, il cosiddetto “ hippy crack ” che i giovani clubbers di Brick Lane inalano nelle loro dissipazioni notturne.

Parlando della loro arte ecco quanto hanno detto fra l’altro i due celebri espositori. Gilbert, di origine tirolese, dei due è il più puntiglioso che parla con un bizzarro accento italo tedesco: George ha un tono suadente di “ upper class “. La loro è una straordinaria vita artistica in unisono: parlano come una persona sola, senza ombra di sovrapposizioni o divergenze. Quando si fa loro notare che sono bizzarri e che la loro arte è elitaria rispondono così: “ È fantastico essere bizzarri, ma solo se si è allo stesso tempo normali. Se tutti fossero bizzarri, essere normali sarebbe terribilmente noioso. Ma essere entrambe le cose insieme fa molto bene al cervello”.

“Religione, sessualità, comportamento… la nostra arte parla in modo chiaro e diretto di quello che ci succede attorno. Queste nubi religiose che ci si addensano sul capo, nel mezzo dell’East End di Londra dove ormai vige la legge Shari’a!”.

Ruby Chiappini, direttore dei servizi culturali della città di Locarno e curatore della mostra di Casa Rusca, parlando dei due artisti “gemelli”, inclassificabili secondo parametri ordinari, ha tra l’altro detto: “Sfruttano elementi di pop art, utilizzando la fotografia, usando titoli di giornale, intervengono con delle scritte che spiegano i loro quadri: il loro è un modo originale di porsi nei confronti della realtà, frullarla e poi buttarla nell’opera. Il che spiega i temi che scandiscono l’esposizione di Casa Rustica, presi dal dibattito contemporaneo: sesso, razza, religione, politica, identità”.

Da sempre, nelle loro ricerche, Gilbert & George approfondiscono il confronto con ciò che li circonda e che è dentro di loro come se fossero costantemente al limite della voragine, al centro della tormenta di imput forniti dalla vita metropolitana, riuscendo a esplorare ogni aspetto, reclamando la libertà di raccontare e raccontarsi senza compromessi. “L’arte per tutti” diventa così vincolo per oltrepassare i tabù e richiamare a gran voce i sentimenti di ogni singolo individuo, nella più ampia reinterpretazione del mondo possibile.

M.P.F.

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