domenica 26 aprile 2020

Taddeo di Bartolo


Taddeo di Bartolo

Per la prima volta viene presentata a Perugia nelle sale della Galleria Nazionale dell’Umbria una ampia mostra monografica dedicata a Taddeo di Bartolo (1362 ca. – 1422) (aperta fino al 7 giugno 2020), una delle più significative presenze artistiche dell’epoca, in patria e non solo.
Il Museo umbro presenta l’itinerario espositivo, esclusivamente in digitale sui social, comprese le visite guidate virtuali.

Taddeo di Bartolo fu vero e proprio maestro itinerante, infatti, egli trascorse buona parte della carriera spostandosi tra Toscana, Liguria, Umbria e Lazio al servizio di famiglie politicamente ed economicamente potenti, autorità pubbliche, grandi ordini religiosi e confraternite.

La mostra curata da Gail E. Solberg, la più accreditata studiosa del pittore, presenta 100 tavole del pittore senese, in grado di ricostruire l’intera sua parabola artistica, dalla fine degli anni ottanta del Trecento fino al 1420-22, con prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali, quali il Louvre di Parigi e il Szépmüvészeti Müzeum di Budapest, e con la decisiva collaborazione di enti e istituti italiani.

Taddeo di Bartolo è stato il più grande maestro del polittico del suo tempo. La rassegna presenta con particolare enfasi questa forma d’arte sacra, grazie alla presenza di pale complete e di tavole disassemblate che, riaffiancate, consentono di ricomporre per la prima volta i complessi di appartenenza.

Per l’occasione la mostra vive in un ambiente che riesce a ricreare un’atmosfera composta e profondamente religiosa e, cioè, l’interno di una chiesa francescana ad aula, nelle cui navata viene ricostruito l’imponente apparato figurativo della ormai smembrata pala di San Francesco al Prato di Perugia, di cui la Galleria Nazionale dell’Umbria conserva ben 13 elementi.
A questi si sono aggiunti le parti mancanti, finora individuate, come le sette tavole della predella raffiguranti Storie di San Francesco, conservate tra il Landesmuseum di Hannover (Germania) e il Kasteel Huis Berg a s’- Heerenberg (Paesi Bassi), e il piccolo San Sebastiano del Museo di Capodimonte a Napoli, che probabilmente decorava uno dei piloni della carpenteria.

Si tratta quindi di una panoramica completa dell’arte di Taddeo, dalla prima opera datata – alla quale apparteneva l’Annunciazione del Kode Museum di Bergen (Norvegia) (1389) – fino alla Madonna Avvocata del Museo di Arte Sacra di Orte (VT), del 1420, passando attraverso prove capitali della sua carriera quali il politico di Montepulciano di cui sono esposte le tre cuspidi, e l’imponente polittico della Pinacoteca di Volterra (PI).

L’importante attività di Taddeo di Bartolo è accompagnata da un video e da un catalogo scientifico bilingue (italiano e inglese) edito da Silvana Editoriale contenente saggi di Gail E. Solberg e da altri studiosi internazionali.

M.P.F.

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